I rappresentanti delle imprese funiviarie si riuniscono il 28 e 29 settembre per l’annuale assemblea dell’Associazione Nazionale Esercenti impianti a Fune.

Una due giorni all’insegna del dialogo sui temi della sostenibilità e dell’innovazione

 

Tutela dell’ambiente, resilienza e adattamento ai cambiamenti climatici ma anche sostenibilità della montagna, delle imprese e delle comunità che popolano le “Terre alte”. Queste sono le sfide del futuro per gli impiantisti che si ritrovano a Bibione il 28 e 29 settembre per l’annuale Assemblea Nazionale degli Esercenti Funiviari.

Ad aprire i lavori Valeria Ghezzi, presidente di ANEF, che farà il consueto punto sul settore impianti a fune. Gli impiantisti hanno affrontato in questi anni sfide enormi, a partire dalle restrizioni legate alla pandemia di Covid che ha portato addirittura a un intero inverno senza sci. L’ultima stagione è stata positiva nonostante nuove sfide, dal caro energia e materie prime causati dall’instabilità internazionale alla carenza di neve. I numeri confermano che la domanda di sci è elevata e che le imprese funiviarie sono essenziali per l’equilibrio socioeconomico della montagna. Per la tutela della montagna e la sostenibilità delle comunità che la popolano, ANEF vuole instaurare un dialogo costruttivo con le istituzioni, le associazioni ambientaliste e tutti gli attori della filiera.

La sostenibilità, ambientale economica e sociale, insieme alla comprensione e all’adattamento ai cambiamenti climatici saranno i temi chiave della tavola rotonda scientifica moderata da Daniele Moretti, vicedirettore di Sky TG24. Il confronto vedrà protagonisti Ada Rosa Balzan, responsabile sostenibilità di Federturismo Confindustria e presidente di ARB SPBA e Massimiliano Fazzini, climatologo e nivologo di SIGEA – Società Italiana di Geologia Ambientale e UNICAM – Universita’ degli Studi di Camerino. Si parte dall’assunto di quanto la sostenibilità sia ormai un aspetto fondamentale di ogni azienda e di come – consci del fatto che l’impatto zero non esiste – vada valutata nel suo complesso, considerando oltre ai risvolti ambientali quelli sociali ed economici. Si entrerà poi nel merito degli adattamenti al cambiamento climatico, necessari per garantire la programmazione della stagione sciistica con la consapevolezza che le ultime stagioni sono risultate imprevedibili rispetto agli scenari climatici previsti.

L’Assemblea si concluderà con il “Dialogo tra sostenibilità e innovazione”, incontro a cui parteciperanno il senatore Silvia Fregolent, il deputato Dieter Steger, l’eurodeputato Alessandro Panza, la presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, e la presidente di ANEF Valeria Ghezzi. Anche qui sarà centrale il tema della sostenibilità con un focus sull’importanza degli investimenti finalizzati a mantenere la competitività con le altre destinazioni europee e il supporto necessario da parte delle istituzioni per un settore che rappresenta il volano dell’intera economia di montagna. Un sistema fatto di 400 aziende, 1.5 miliardi di fatturato, 15.000 collaboratori di cui un terzo a tempo indeterminato. In vista del prossimo inverno gli impiantisti, anche grazie agli incentivi governativi, hanno investito 120 milioni di euro nonostante il caro materie prime causato dalla crisi dell’economia globale.

 


    Questo articolo è stato redatto da ANEF

ANEF, a livello nazionale, è l’unica associazione di categoria del settore riconosciuta da Confindustria, aderisce a Federturismo ed è anche l’unico interlocutore accreditato presso le organizzazioni sindacali ai fini del rinnovo del CCNL di settore. In ambito internazionale, ANEF aderisce a FIANET (Fédération Internationale des Associations Nationales d’exploitation de telepheriques) e OITAF (Organizzazione Internazionale Trasporti A Fune). Attualmente fanno capo ad ANEF circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, distribuite sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici, sia nelle isole. La rappresentatività è assicurata dall’adesione diretta, o tramite sezioni territoriali, di oltre 1.500 impianti, con una forza lavoro stimata di circa 13.000 unità, tra fissi e stagionali, nel periodo di piena attività.

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