Arabba Marmolada 2030, presentato il progetto turistico

Rafforzare la collaborazione turistica tra Livinallongo e Rocca Pietore in prospettiva anche di arrivare ad un consorzio turistico unico, presentarsi come destinazione unica con al centro la Marmolada, combattere lo spopolamento, valorizzare le unicità dei piccoli borghi e della cultura locale, maggiore cura del territorio e migliorare l’offerta turistica di gastronomia, infrastrutture e del collegamento sciistico e per le bike tra i due comprensori.

 

Si potrebbero sintetizzare così i punti cardine del piano strategico di sviluppo turistico “Arabba Marmolada 2030” che è stato presentato venerdì sera al Rifugio Gorza ad Arabba. Una serata che ha richiamato in cima al Portavescovo oltre 300 persone, tra questi moltissimi giovani, quasi equamente divise tra i residenti dei due comuni. Ma anche provenienti da più lontano.

Lo studio, realizzato dall’azienda di consulting “Kohl & Partner” è partito tre anni fa su iniziativa dei consorzi turistici e degli impianti a fune di Arabba e Rocca Pietore e dei due comuni per elaborare strategie di commercializzazione della destinazione turistica dei due comprensori nella sua globalità per poterle così dare un posizionamento competitivo.

L’incontro si è aperto con i saluti da parte di Diego De Battista, Ceo di Funivie Arabba ed ispiratore del progetto e del sindaco di Livinallongo Leandro Grones, che ha ricordato come questo sia il primo studio realizzato su territori omogenei dopo che nel passato molte iniziative simili fatte a livello provinciale siano poi rimaste purtroppo nel cassetto, ed un video messaggio del governatore Luca Zaia.

La presentazione vera e propria dello studio è stata introdotta e condotta da David Raccanello e Alois Kronbichler di “Kohl & Partner” che hanno seguito in prima persona tutto il progetto. David ha riassunto in breve le varie fasi in cui si è suddiviso il lavoro. A cominciare dalla raccolta dei vari dati statistici sulle due località: popolazione, presenze turistiche, infrastrutture, provenienza dei turisti, impianti a fune. Parallelamente a questa fotografia dello stato attuale si è creato un gruppo di lavoro, formato da circa 25 persone, rappresentanti delle varie realtà economiche, culturali e della società dei due comuni, che si sono ritrovate più e più volte in work shops per analizzare, discutere i dati e fare proposte. “Un lavoro che è cominciato in pieno Covid – ha ricordato David, quando non era certo facile pensare al futuro”. Un dato statistico su tutti. Livinallongo e Rocca Pietore insieme registrano quasi 600 mila presenze turistiche all’anno ( 377 mila Livinallongo, 200 mila Rocca Pietore ), che generano un fatturato di circa 93 milioni di euro. Dato dal quale si è partiti per le varie riflessioni.

 

“La Marmolada è qui”.

“La regione turistica Arabba Marmolada si sviluppa intorno alla Regina delle Dolomiti, la Marmolada. In queste vette, che arrivano a toccare i 3.343 metri, l’infinita esperienza invernale è un paradiso per gli sciatori sportivi. In ogni stagione gli scorci, i borghi, la cultura, la gastronomia e la lingua locali portano ad immergersi in una realtà autentica e in una natura ricca di attività outdoor emozionanti. L’alta qualità di vita, la laboriosità degli abitanti ed il rispetto per l’ambiente hanno portato ad aumentare la popolazione ed il benessere generale”. In questa frase estratta dallo studio, c’è la sintesi della visione turistica alla base del progetto. “Abbiamo tutto, soprattutto quello che gli altri non hanno” è stato detto più volte come un mantra. Le Dolomiti Unesco, piccoli borghi rimasti autentici, come Sottoguda, il Castello di Andraz, il Museo Ladino, i Serrai ( quando riapriranno n.d.r.), una cultura e tradizioni uniche, un’ospitalità fatta ancora da strutture gestite a livello famigliare e piste da sci tra le più apprezzate dagli sciatori, prodotti tipici come quelli della latteria di Livinallongo. Questi i punti di forza delle due località. “E poi la Marmolada, che è nelle Dolomiti. Ma è qui, davanti a noi -ha ricordato De Battista. Eccellenze alle quali si contrappongono problemi cronici della montagna. Lo spopolamento in primis, la mancanza di servizi ed infrastrutture, una cura del territorio spesso carente. Dall’analisi di questi pro e contro sono scaturite le proposte e la strada su cui lavorare.

 

Le proposte.

Il primo passo, secondo lo studio, dovrebbe essere quello di una maggiore collaborazione turistica tra le due località. Con la prospettiva, in futuro, di arrivare anche ad un consorzio turistico unico. Arabba – Marmolada dovrebbe essere promossa come destinazione turistica unica, viste le analogie del territorio ed il collegamento sciistico già esistente. L’altra proposta è stata quella di registrare il marchio “Regina delle Dolomiti”. Ma il concetto di Arabba Marmolada come destinazione forte nelle Dolomiti deve essere comunicata e sentita prima di tutto dai residenti e gli operatori turistici locali.

L’analisi ha evidenziato che la vocazione principale per Arabba e Rocca Pietore siano le attività outdoor, ovvero sci e bike. In questo senso sono da migliorare i collegamenti sfruttabili da sciatori e bikers ma anche con navette e trasporto pubblico. Lo spopolamento è un problema concreto e reale che, è stato proposto, si può contrastare cercando di attrarre nuovi residenti, facendo una comunicazione capillare in primis a livello locale tra i giovani sulle opportunità lavorative del turismo, attivare politiche residenziali magari con contributi a fondo perduto. Ed ovviamente implementare i servizi.

A livello prettamente turistico si dovrà lavorare per aumentare le presenze ed i prezzi, fare rete tra le imprese, migliorare l’offerta gastronomica, creare opportunità di lavoro a lungo termine. Visioni? “Lo studio è solo il punto di partenza – hanno concluso i tecnici di “Kohl & Partner”. Ora spetta solo a voi voler veramente realizzare queste proposte”. Per questo al termine della serata sono stati esposti due cartelloni sui quali ognuno poteva scrivere il suo nome e candidarsi a dare il proprio contributo per proporre idee e progetti.

 

Un consorzio turistico unico tra Arabba e Rocca Pietore: utopia all’ombra dei campanili o strada percorribile? La proposta forse più forte e concreta emersa dallo studio “Arabba Marmolada 2030” è stata proprio questa. In realtà le prospettive ipotizzate sono state tre: lasciare tutto com’è, ma fortemente sconsigliata dai tecnici di “Kohl & Partners”, rimanere due destinazioni turistiche distinte nelle quali ogniuna pensa al suo sviluppo e organizzazione turistica ma viene creata una collaborazione per fare marketing insieme sotto un unico brand ( realisticamente la più percorribile ), oppure come detto una vera e propria fusione turistica con la creazione di un’unica associazione ed organizzazione turistica, che anche dal punto di vista legale agisce sotto un unico brand. Operazione per la quale, si precisa nello studio, serve il consenso democratico di tutti.

Cosa ne pensano i due sindaci? È cauto il primo cittadino di Livinallongo Leandro Grones. “Difficile dirlo adesso – commenta. “Sicuramente con questo studio si sono gettate le basi per pensare a future collaborazioni. Spetterà agli operatori turistici decidere se seguire questa strada. D’altra parte noi ad Arabba già da tempo siamo abituati a intrattenere collaborazioni su più fronti, vedi ad esempio con le vicine vallate ladine del Sella”. Più deciso ed esplicito invece il giudizio sull’iniziativa e sulla serata. “Questa di Arabba Marmolada 2030 è stata un’analisi seria e molto partecipata – spiega Grones. Come molto partecipata è stata la presentazione. Un segnale importante, soprattutto per la presenza di molti giovani e gente di diversi settori della società dei due comuni”. Più possibilista per un’unione turistica tra i due consorzi il sindaco di Rocca Pietore Andrea De Bernardin che alla domanda su questa ipotesi risponde con un “perché no?”. “Si potrebbe pensare – ipotizza – ad un direttore unico con due uffici distinti che restano sul territorio. Ben venga la collaborazione. D’altra parte insieme facciamo quasi 600 mila presenze turistiche. Quasi come Canazei. Non è poco.
E sullo studio commenta. “Si tratta di un’idea futurista e visionaria, per la quale va dato merito dell’iniziativa a Diego De Battista. Dalla serata ho colto positivamente il segnale arrivato dallo stesso De Battista, che ha confermato la direttrice del Padon per il collegamento sciistico tra Arabba e la Marmolada.

Lorenzo Soratroi per Funivie.org


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