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I grandi eventi sportivi e la loro eredità

Nell’ambito dei Mondiali in svolgimento in Svezia si è tenuta una tavola rotonda promossa da Leitner ropeways per parlare di Åre, Seefeld e Cortina

 

I grandi eventi sportivi e il loro ritorno in Europa. Questo il tema della tavola rotonda, promossa da Leitner ropeways, andata in scena martedì pomeriggio nella suggestiva cornice del TirolBerg ad Åre. Ed è stato proprio il presidente del Gruppe Leitner, Anton Seeber, ad aprire l’incontro sottolineando l’importanza di eventi come i Mondiali di Åre, i prossimi di Seefeld (sci nordico tra 2 settimane) e l’appuntamento di Cortina nel 2021, in grado non solo di mettere in mostra moderni ed internazionali campi di gara per i top atleti, ma assicurare al contempo importanti ripercussioni economiche sia sul fronte occupazionale che infrastrutturale per le località chiamate ad ospitare gli eventi mondiali od olimpionici. Eventi in grado di creare entusiasmo per lo sport invernale e per un intero movimento.

A seguire poi è stato il segretario generale della Fis Sarah Lewis a soffermarsi sul carattere sostenibile degli eventi mondiali, sostenibilità non solo applicata all’impatto ambientale ma anche all’eredità positiva che simili manifestazione lasciano nelle vallate, nei centri e paesi chiamati ad ospitare gli eventi. “Simili manifestazioni sono opportunità di crescita e sviluppo e al contempo generano emozioni forti trasmettendo i valori sani e forti dello sport”.

Philipp Radel CEO WWP Sportmarketing,
Klaus Leistner Secretary General ÖSV, •Sarah Lewis Secretary General FIS,•Mats Årjes CEO Skistar, Anton Seeber CEO Leitner Ropeways,Valerio Giacobbi CEO Fondazione Cortina 2021

L’esempio di Åre, capace in solo 12 anni di ospitare due Campionati Mondiali, è stato raccontato da Mats Arjes, Ceo di Skistar e vicepresidente della Fis. Evento che consente di portare alla ribalta internazionale una località che grazie allo sci, al turismo invernale, ma non solo, recita un ruolo da protagonista nel circo bianco non solo scandinavo ma anche internazionale. “300 milioni sono stati investiti ad Åre negli ultimi anni, realizzando tra l’altro 5000 nuovi posti letto. Dalla stagione 2003 ad oggi vi è stato un incremento di giornate sci del 45%”.

Il rilancio strutturale che ha accompagnato il percorso di Seefeld in Austria verso i Mondiali di sci nordico, che tra breve prenderanno il via nella località tirolese, è stato raccontato da Klaus Leistner, segretario generale della Federazione austriaca sci. Grazie a questo impegno finalizzato ai Mondiali, Seefeld, che vantava un grande passato di richiamo turistico mondiale, è riuscita a recuperare anni di paralisi che l’avevano ultimamente accompagnata. Ed è quello che si aspetta anche Cortina che si avvia ad ospitare nel 2021 i Mondiali di sci.

Un cammino, quello raccontato da Valerio Giacobbi, amministratore delegato di Fondazione Cortina 2021, che si propone di portare a nuovo splendore la regina delle Dolomiti. “Abbiamo davanti ancora 2 anni – ha rivelato – nel corso dei quali ci muoveremo da una parte per farci trovare pronti in vista dell’evento iridato e al contempo per porre le basi di un rilancio economico ed infrastrutturale di Cortina, nel rispetto di un ambiente unico al mondo”. Tutto questo facendo anche un pensiero alle Olimpiadi del 2026 che vedono Cortina assieme a Milano in lizza e a fronteggiarli vi è proprio Stoccolma con Are. Sarà battaglia sino a metà giugno quando arriverà la decisione finale; comunque entrambe non hanno mancato di rilanciare la propria candidatura, all’insegna di un’Europa che torna protagonista sulla scena mondiale dei cinque cerchi.

A chiudere la tavola rotonda poi i numeri, le cifre di Kitzbühel, la tappa regina della Coppa del Mondo, un riferimento assoluto nel circo bianco mondiale, capace di generare audience come nessun altro nel mondo dello sci. Un viaggio nell’Europa dello sci che vuole tornare a dominare il panorama mondiale.


    Questo articolo è stato redatto da LEITNER

LEITNER è parte del gruppo imprenditoriale High Technology Industries (HTI), protagonista a livello mondiale nel settore degli impianti a fune (Leitner, Poma, Bartholet e Agudio), dei battipista, veicoli cingolati e gestione della vegetazione (Prinoth e Jarraff), dell’innevamento programmato e sistemi di abbattimento polveri (Demaclenko e Wlp), dell’energia eolica (Leitwind), dell’idroelettrico (Troyer) e della gestione digitalizzata dei comprensori sciistici (Skadii). Presente con i propri prodotti in 89 Paesi sparsi nel mondo, il gruppo HTI conta 20 siti produttivi, 108 filiali e 138 centri di assistenza.

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