Come si fa l’esame magnetoinduttivo su una funivia a va e vieni

Le Prove non Distruttive (PnD), o Controlli non Distruttivi (CND), sono un complesso di controlli, prove e rilievi, condotti impiegando metodi che non alterano il materiale esaminato e non richiedono la distruzione o il prelievo di campioni per analisi successive.  La caratteristica fondamentale di questo tipo di controlli è la possibilità di verificare particolari strutturali anche a piccola scala senza alterazioni o interferenze di sorta sul materiale esaminato. Le Prove non Distruttive rappresentano quindi uno strumento importantissimo per il controllo di svariate tipologie di infrastrutture industriali e di impianti di trasporto sia pubblico che privato. La Security Control ha iniziato ad operare nel 1980 con personale qualificato e certificato in base alla normativa americana SNT-TC-1A. Dal 1988 il personale è stato qualificato dal CICPND.

Principio

Il metodo magneto – induttivo sfrutta le proprietà ferromagnetiche dell’acciaio, materiale con cui vengono realizzate le funi impiegate nei settori dell’impiantistica industriale e del trasporto pubblico e privato.

Il metodo consiste nel magnetizzare il tratto di fune da controllare con un campo magnetico longitudinale, di intensità tale da portare l’acciaio della fune in saturazione. Intorno alla fune viene a crearsi, per effetto della saturazione, un flusso magnetico nell’aria, parallelo al campo della fune stessa. Se la fune, in una sua sezione, presenta disomogeneità (interne od esterne), le linee di flusso attorno alle anomalie perdono di linearità per la variazione di sezione metallica. Muovendo longitudinalmente una bobina nel campo si ottengono per effetto dell’induzione, in corrispondenza delle disomogeneità, delle forze elettromotrici indotte, che, una volta amplificate, possono essere inviate a dei dispositivi di registrazione grafica o computerizzata.

Da un punto di vista pratico, per ottenere questo effetto e giungere ad un controllo efficace, vengono utilizzati degli strumenti idonei, spostabili lungo la fune, e capaci di magnetizzare, con un campo longitudinale uniforme, la fune lungo tutto il suo sviluppo. Tali strumenti, denominati detector, utilizzano attualmente magneti permanenti che consentono una maggior versatilità e praticità di utilizzo, dal momento che non necessitano di energia elettrica sul posto, sono rapidi da installare e trasportare e sono di facile manutenzione.

Applicazione

Tale metodo può essere utilizzato in maniera ottimale sulla gran parte delle funi in esercizio, sia negli impianti di trasporto pubblico e privato, che nell’impiantistica cantieristica ed industriale. Il controllo magneto – induttivo è particolarmente indicato per la rilevazione di difetti che insorgono per il tipo di ambiente e condizione di operatività. Con tale metodo è possibile stimare lo stato generale della fune ed individuare eventuali rotture dei fili, anche interni, che possono portare ad una perdita nell’efficienza e nelle caratteristiche di sicurezza degli impianti. Gli strumenti sono interamente progettati e realizzati nei laboratori della SECURITY CONTROL e possono essere personalizzati per specifiche esigenze di controllo.


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